Con la certificazione dell’impianto elettrico l’installatore dichiara, che è stato realizzato tutto secondo le norme tecniche, le leggi vigenti, le norme dell’UNI o di altri Enti di normalizzazione. Nello specifico l’art. 7 del DM 37/08, (evoluzione della Legge 46/90 oggi non più in vigore), disciplina la realizzazione, la manutenzione e la progettazione degli impianti negli edifici.
La certificazione di un impianto elettrico viene denominata DiCo, cioè la Dichiarazione di Conformità e viene rilasciata al termine dei lavori da parte del responsabile dell’impresa che ha installato o modificato l’impianto elettrico ad un committente.
Questa certificazione ha la funzione di garantire al committente che l’impresa che ha eseguito il lavoro lo ha fatto secondo le norme tecniche, utilizzando materiali idonei, seguendo il progetto ed eseguito a regola d’arte.
Con la dichiarazione di conformità inoltre l’impresa dichiara di aver verificato la funzionalità e la sicurezza dell’impianto elettrico ed equivale ad una omologazione dell’impianto. La certificazione è richiesta per i privati, le aziende e per i locali commerciali.
Nel caso invece in cui gli impianti elettrici siano stati installati tra il 13 marzo 1990 (entrata in vigore della legge 46/90) e il 27 marzo 2008 (entrata in vigore del DM 37/08) viene richiesta la Dichiarazione di Rispondenza, abbreviata in DiRi.
La certificazione impianto elettrico rilasciata da un tecnico abilitato iscritto all’albo (che abbia esercitato la professione per almeno 5 anni), dopo aver fatto un sopralluogo e degli accertamenti per verificare l’effettiva rispondenza dell’impianto alla normativa.
Se l’impianto non dovesse rientrare nei termini per la DiCo o la DiRi, ci si può avvalere della legge n. 186 del 1° marzo 1968, avvalendosi di una consulenza da parte di un professionista abilitato.
La certificazione dell’impianto elettrico è obbligatoria:
Per quanto riguarda invece l’obbligo della certificazione in caso di rogito, compravendita e cessione di immobili è stato abrogato con l’art.35 del DL 112. Ad esempio in caso di rogito il compratore ed il venditore non hanno l’obbligo di dichiarare la conformità o la “non conformità” degli impianti e il certificato non va obbligatoriamente allegato. Ma è consigliabile per evitare contestazioni da parte dell’acquirente specificare nell’atto di compravendita quale è lo stato degli impianti e la loro conformità in base all’anno in cui sono stati realizzati.
Il prezzo della certificazione dipende dal tipo di lavoro che viene eseguito e da diversi fattori:
Secondo queste indicazioni i costi per la certificazione di un impianto elettrico, sia per la DiCo che per la DiRi, possono partire dai 500 euro.
Una regolare manutenzione dell’impianto elettrico di casa, effettuato da personale abitilitato e certificato, è fondamentale in termini di sicurezza domestica e obbligatorio da un punto di vista legislativo.
Per le richieste di sopralluoghi e verifiche del vostro impianto elettrico domestico da parte di tecnici abilitati e certificati, Automazione&Sicurezza, chiamaci al numero 02/95300645 oppure compila la richiesta dal form del nostro sito.